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Hütte

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Competition:

RIFUGIO G. GRAFFER AL GROSTE’ / TRE VILLE (TN)

Ristrutturazione del Rifugio G. Graffer

sito in località Grostè (m. 2.261 s.l.m.)

 

TEAM:

architectural project: Quattroterzi

structures and MEP Systems: Almasa S.R.L.

 

Location: Tre Ville (TN)

Budget: 2.000.000,00 €

Il Rifugio Giorgio Graffer al Grostè si trova in uno di quei rari luoghi dove l’uomo, lontano dalla città, si misura con una scala diversa: qui il paesaggio costruito lascia il posto all’architettura naturale delle grandi cattedrali della terra. Un luogo dove l’uomo viene messo a diretto contatto con il sublime. Il progetto si confronta con questa dimensione naturale e, allo stesso tempo, con il contesto esistente. Non cerca una mimesi passiva con l’ambiente circostante, ma persegue una ricerca di equilibrio tra geometria e natura, offrendo un simbolo visibile e riconoscibile nel paesaggio austero.

Il progetto si confronta dunque con la preesistenza in un rapporto dualistico e paritario, instaurando un dialogo costruttivo fondato sulla comune volontà delle parti di ricostituire una nuova identità comune. Si tratta quindi non di un’opera di addizione oppositiva, bensì un inserimento consapevole espresso attraverso la geometria. La struttura si innesta sul fianco del rifugio esistente, adattandosi alla sua geometria e riprendendo il caratteristico tetto a doppia falda, pur mantenendo la propria identità distinta. Il prisma di calcestruzzo armato prefabbricato, scelto per la sua resistenza e durabilità, richiama i materiali del paesaggio roccioso circostante, esprimendo una coerenza con i principi dell’existenzminimum, una sorta di sincerità strutturale in cui architettura e struttura coincidono.

Un elemento di eccezione è il “cannon lumiere”, un moderno focolare che rompe la geometria del progetto e richiama simbolicamente il concetto di calore e accoglienza. Storicamente, il focolare era il centro della vita domestica, rappresentando unità e nutrimento. Nel contesto del rifugio, il camino diventa un segnale di rifugio per il viaggiatore, comunicando che al di sotto di esso potrà trovare riparo e accoglienza in un ambiente tanto magnifico quanto austero.